prima pagina pagina precedente




alien
di Edo Melzi


Sono felicissimo che Monza si sia finalmente dotata di un piano di governo della città che le permetta di non finire preda di speculatori senza scrupoli; l'approvazione del PGT rappresenta indiscutibilmente un successo che consente di guardare al futuro con maggior serenità e di cui va dato merito alla precedente amministrazione che questo piano ha elaborato e fortemente voluto.

A rovinare la festa giungono puntualissime le dichiarazioni di Paolo Romani, riportate dal Corriere della Sera di sabato 1° dicembre 2007: riferendosi alla Cascinazza, ma con tutta probabilità anche ad altre aree che l'attuale PGT tutela, l'assessore all'urbanistica afferma che lui e i suoi amici di giunta non se ne fanno niente di aree agricole o di “campi di patate” che non possono essere utilizzate dai cittadini. Per Romani e per quelli come lui esiste solo il verde attrezzato a fare da contorno a palazzi e cemento.

Romani non conosce la storia di Monza e non sa che nell'area dell'attuale Cascinazza esisteva il vivaio del Parco. Forse non sa che le aree verdi di grande estensione svolgono un ruolo fondamentale nell'abbattimento degli inquinanti. Non sa nemmeno, o fa finta di non sapere, che i cittadini percorrono volentieri a piedi o in bicicletta i sentieri delle aree agricole che lui disprezza tanto. Credo che non conosca il significato della parola “corridoio ecologico” che permette di collegare fra loro le aree verdi di una città per rendere la stessa più vivibile e accogliente.
Fa finta di non sapere che la Cascinazza era abitata da agricoltori e dalle loro famiglie almeno fino agli anni Sessanta e che il territorio circostante va tutelato per preservarne la specificità.
Non sa o fa finta di non sapere che alcuni comuni hanno attivato da tempo l'iter procedurale per la creazione del parco del medio Lambro di cui la Cascinazza rappresenterebbe l'estremo lembo settentrionale.

Romani ignora troppe cose per poter fare l'assessore in una città che non vuol svendere il proprio patrimonio al miglior offerente.

Edo Melzi


in su pagina precedente

  4 dicembre 2007